“Io ci sto” contro il terrorismo

A Genova manifestazione contro l'attentato ad Adinolfi. In piazza operai e industriali, laici e sacerdoti, tutti uniti contro la violenza
fai attentato adinolfi

Genova si è data appuntamento in largo XII Ottobre, luogo dove le Br uccisero Guido Rossa, operaio e sindacalista, che aveva firmato una denuncia contro chi, nella sua fabbrica, l'Italsider, portava volantini brigatisti. Da quel luogo simbolo c'è stato poi il trasferimento in piazza De Ferrari, davanti a Palazzo Ducale, per dire no alla nuova minaccia del terrorismo che, con il ferimento dell'ingegner Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Energia, ha fatto ritornare in molti la paura degli anni di piombo.

In piazza De Ferrari, davanti a Palazzo Ducale, con la vicepresidente della Camera Rosy Bindi, con Marco Doria ed Enrico Musso, i due candidati a sindaco che si sfideranno nel ballottaggio di domenica, e con Marta Vincenzi, sindaco ancora per pochi giorni, era present e anche Massimo Coco, dell'Aviter, l'Associazione italiana vittime del terrorismo, figlio di Francesco, il primo giudice ucciso dalle Br.

Tanti i rappresentanti sindacali, a parlare, tre delegati di azienda: Renato Parodi e Angelo Pastorino di Ansaldo Energia, e Fabio Carbonaro di Fincantieri. Il presidente di Confindustria Genova. La manifestazione, organizzata dalla regione con il presidente Burlando, che ha deciso di non intervenire per favorire – ha spiegato – una piazza condivisa e spontanea, e soprattutto perché non diventasse una parata. Un’adesione totale quella contro il terrorismo di tutta la città, laica e religiosa, con i sindacati e i cappellani di fabbrica, guidati da monsignor Luigi Molinari che ha sottolineato: «La forza morale per andare avanti c'è, come c'è sempre stata nel mondo del lavoro anche nei momenti più difficili. Come quello che stiamo vivendo, dove è la fragilità del futuro e del presente a segnare la vita delle persone».

Il presidente di Dixet, Carlo Castellano ha invitato tutte e cento le imprese del polo tecnologico a essere presente, come lui, altra vittima eccellente delle Br, che ancora porta addosso i segni dell'agguato. Confindustria non ha esitato a schierarsi, per soldalizzare con il manager colpito e per sottolineare ancora «una ferma condanna della violenza», comunque si manifesti.

La giornata dell’“Io ci sto" e la paura di una nuova stagione cupa hanno riunito forze politiche, sindacali, religiose proprio perché le ferite della stagione del terrorismo bruciano ancora sulla pelle di moltissimi, e non vogliono che si ripetano. In piazza De Ferrari si sono dati appuntamento davvero tutti i genovesi che si riconoscono nei valori della democrazia.

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